INAIL: entro fine 2011 il nuovo bando per la sicurezza delle imprese
Si tratta del documento di programmazione che definisce in modo organico e coordinato gli obiettivi strategici dell'Istituto per i prossimi due anni: vengono confermati gli indirizzi emanati lo scorso anno rispetto all'integrazione dell'ex ISPESL e dell'ex IPSEMA, secondo una struttura a schede ed un impianto in cui le linee d'indirizzo sono organizzate in missioni e programmi per una ottimale contestualizzazione delle attività e dei corrispondenti impegni finanziari.
In merito al prossimo bando in favore di interventi per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, il presidente del Civ Inail, Franco Lotito, ha dichiarato che "in vista della sua predisposizione, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, con il varo della Relazione Programmatica, ha provveduto alla definizione delle linee di carattere generale sulle quali procedere per la definizione dei contenuti. Anche questo è un ambito che sarà oggetto di una delibera di indirizzo dettagliata che verrà emanata, insieme a quella sulle politiche sanitarie, entro luglio".Dunque, per ovviare alle problematiche che si sono manifestate nella prima edizione sperimentale del bando, le nuove linee guida stabiliranno i nuovi criteri di priorità per le domande, al fine di:
- incrementare gli investimenti in prevenzione al fine di ridurre la spesa per infortuni e malattie professionali;
- adottare come criterio prioritario di accesso ai fondi di finanziamento alle imprese, progetti finalizzati ad attivare circuiti virtuosi e, ove possibile, ispirati a buone prassi validate dalla Commissione consultiva istituita presso il Ministero del Lavoro;
- privilegiare:
- la micro, piccola e media impresa;
- le imprese agricole;
- i settori produttivi a rischio più elevato;
- i progetti reiterabili in più aziende del medesimo comparto produttivo;
- i progetti destinati alla riduzione del rischio di esposizione all’amianto;
- i progetti condivisi dalla parti sociali; - coinvolgere adeguatamente, ciascuno in relazione ai rispettivi ruoli, gli Osservatori, i Co.Co.Pro., le parti sociali, i Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali, per assicurare la piena rispondenza degli interventi alle esigenze delle singole realtà territoriali;
- avviare un accurato e costante monitoraggio sui risultati della erogazione degli incentivi per valutarne l’efficacia, anche attraverso la predisposizione di appositi indicatori, e per meglio orientare le politiche future di prevenzione;
- incrementare le risorse umane dedicate alla funzione e migliorarne la professionalità attraverso percorsi formativi sistematici e mirati.
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