Da qualche giorno è stato reso noto il Quarto Conto Energia e da una prima analisi sembra che il nuovo decreto sposti il mercato dai grandi impianti verso le installazioni di piccola e media taglia sui tetti degli edifici. Vedremo con questo articolo i punti salienti del decreto e i passi che le aziende dovranno fare in termini di Qualità, Ambiente e Sicurezza affinchè possano trovarsi pronte alle nuove sfide del mercato.

Gli impianti sono divisi in 3 gruppi:

a) Impianti tradizionali suddivisi a loro volta in grandi e piccoli impianti (sugli edifici)

b) Impianti integrati (su edifici) di tipo innovativo (titolo III art. 15 del decreto)

c) impianti a concentrazione.

Dal 1 Giugno 2011 e per tutto il 2012 i grandi impianti di cui alla lettara a) sono soggetti a limitazioni di costo e potenza così come da tabella (1)...

Fino al 31/12/2012 gli impianti di piccola taglia hanno diritto agli incentivi senza nessuna sorta di limitazioni di costo.  

Dal 2013 al 2016 invece sempre per gli impianti di cui alla lettera a) i limiti di costo sono pre - determinati e il superamento degli stessi non negano il diritto all'incentivo ma diminuiscono le rispettive risorse del periodo successivo così come da tabella.

Per gli impianti innovativi e integrati (edifici) oppure per quelli a concentrazione fino al 31/12/2012 non ci sono limitazioni di potenza o di costo. Mentre dal 2013 al 2016, per gli impianti di cui alla lettere b) e c)  il superamento dei costi indicativi definiti dalla tabella (2) non limita l'accesso alle tariffe incentivanti, ma determina una riduzione aggiuntiva delle stesse per il periodo successivo.

Inutile dire che gli incentivi per i piccoli impianti sugli edifici di cui alla lettera a), per gli impianti integrati sugli edifici di cui alla lettera b) nonchè per quelli a concentrazione di cui alla lettera c) sono molto più corposi rispetto agli incentivi per gli impianti a terra. Inoltre fino al 31/12/2012 non vi sono limiti di alcun tipo sia in termini di potenza che di costo per chi installa sui tetti e sugli edifici. Per gli anni successivi è facile notare come all'abbassamento della potenza autorizzata per i grandi impianti corrisponda un aumento di quella per i piccoli impianti e per quelli a concentrazione. Vediamo ora quali sono al momento gli obblighi Qualitativi e Formativi.

PRODUTTORI. Secondo il nuovo Conto Energia chi produce i moduli fotovoltaici ha l'obbligo dal 30 Gugno 2012 di certificarsi Qualità, Ambiente e Sicurezza secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e BS OHSAS 18001:2007.

INSTALLATORI / IMPIANTISTI. In Puglia invece vi sono dei requisiti accessori anche per gli installatori/impiantisti. Già da tempo infatti chi vuole partecipare ai bandi per l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici deve essere iscritto all'Albo Regionale Locatari che richiede tra i requisiti la certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004.

TUTTI. Vi invitiamo a scaricare o a leggere questa breve linea guida che aiuta le aziende che vogliono investire nel fotovoltaico sui tetti degli edifici a districarsi tra gli obblighi formativi e tra le opportunità delle certificazioni di Qualità. Vi sono inoltre anche forme di agevolazioni per la formazione, la sicurezza e le certificazioni.

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